.
Home     Metodi      Campi di applicazione      Ricerche    Corsi     Link    Contatti     Agenda
.
dott. Francesco Starita - Studio Starita
   

E’ una sindrome algica caratterizzata da dolore tessutale profondo, dovuto sia alla patologia degenerativa delle articolazioni interapofisiarie posteriori (becchi osteofitici, flogosi cronica con degenerazione cartilaginea e conseguente deformazione delle superfici articolari), come tipicamente avviene nelle forme artrosiche, sia alla presenza di un quadro di instabilità segmentale con conseguenti anomalie di impianto e/o di orientamento delle superfici articolari zigoapofisarie ( iperlordosi lombare, diminuzione dello spazio intersomatico, scoliosi, spondilolistesi, lesioni discali ecc.).

Come si manifesta?
Generalmente è presente un dolore sordo, profondo, spesso descritto come un peso, ad andamento continuo e localizzato in sede lombare (mal di schiena o low back pain), sopra le articolazioni zigoapofisarie, con possibili irradiazioni alla cresta iliaca, all’inguine, alla parte prossimale della coscia e alla natica.


Il dolore presenta una evidente componente incident, con esacerbazioni provocate dai movimenti di estensione e di inclinazione del tronco verso il lato affetto, dall’ortostatismo e dalla prolungata posizione seduta; viene invece alleviato dalla flessione del rachide. L’esame obiettivo è caratterizzato da rigidità del tronco, iperalgesia alla digitopressione della zona paravertebrale ( sopra le faccette articolari) e, soprattutto, dall’assenza di segni neurologici.

Come si diagnostica?
Una accurata anamnesi, supportata da un esame obiettivo e corredata da una valutazione radiologica che il medico antalgologo vi prescriverà, è sufficiente, in genere, a porre una corretta diagnosi. In sintesi:

- Dolore lombare sordo e continuo
- Irradiazione alla cresta iliaca, natica e inguine
- Dolore alla compressione delle faccette
- Esacerbazione all’estensione e rotazione omolaterale
- Sollievo alla flessione
- Nessun segno neurologico radicolare

Come si cura?
Come tutti i dolori cronici relativi all’apparato scheletrico, anche la sindrome delle faccette articolari beneficia della terapia fisica e della ginnastica riabilitativa, che è l’unica ad essere incisiva, a lungo termine, sui problemi di postura.

In situazioni refrattarie alla terapia fisica, o per sbloccare una fase critica è necessario, in alcuni casi, ricorrere al blocco delle faccette articolari.